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© 2020 simona marchesini
COMUNICAZIONE
& soft skills
LA FORZA DELL'INTANGIBILE
Le occasioni di public speaking sono una sfida ai propri nervi, alla propria immagine, alla capacità di vendere la qualità di un' idea, un progetto o un prodotto... gestione delle emozioni, comunicazione verbale e non verbale, tecniche di story telling e coinvolgimento attivo.
E' il punto della comunicazione in cui l'asticella è più alta, perché vi è il massimo dell'esposizione e la concreta opportunità di misurare la propria efficacia comunicativa. Corso ad alta interattività ed esercitazioni in tempo reale.
Quanto sono sopravvalutate le parole? Tanto,
troppo, nella comunicazione! Ci dimentichiamo che le parole sono un potente, magnifico strumento di interazione, ma sofisticato al punto che… abbiamo comunicato per tantissimo tempo senza utilizzarle! Conoscere la comunicazione non verbale, interpretare le espressioni, le posture e la gestualità altrui e gestire la propria consapevolmente, può migliorare sensibilmente le nostre competenze comunicative, relazionali e commerciali.
Dalla notte dei tempi l'uomo impara, ricorda, si emoziona e tramanda con un linguaggio che è proprio della narrazione... non si tratta di "raccontar favole"! Ma di conoscere le modalità con cui il cervello si attiva, la struttura di un approccio che crea naturale attenzione, le apicalità esistenziali, i metadiscordi di consumo.. e applicare laddove serve (public speaking, comunicazione capo-collaboratori, relazione commerciale...) tecniche precise per rendere il messaggio coinvolgente e d'impatto.
Oggi è diventato imprescindibile gestire riunioni, presentazioni e colloqui da remoto, senza sacrificare efficacia e relazione interpersonale. Appoggiarsi ad un metodo, selezionare le tecniche di comunicazione compatibili con gli strumenti a disposizione, capire cosa ritenere imprescindibile per annullare o accorciare "le distanze", per mantenere alta l'attenzione altrui, il contatto e la supervisione, l'impressione della presenza, il senso di coinvolgimento e la collaborazione: un corso divenuto indispensabile dal momento che il paradigma misto è realtà consolidata per molte aziende e per molti clienti.
La comunicazione di tipo istituzionale è parte integrante della costruzione della corporate image, ovvero la reputazione che la nostra organizzazione è in grado di costruire tramite ogni tipo di attività di comunicazione e di informazione, in termini di coerenza, efficacia, chiarezza e uniformità. Le e-mail inoltre costituiscono in molte realtà, più del 50% delle comunicazioni professionali. Sono formidabile supporto o fonte di confusione, interruzioni e distorsioni a seconda di come vengono utilizzate. E sono anch'esse veicolo di immagine coordinata e di efficacia professionale, per questo occorre utilizzarle con metodo e consapevolezza.
Show, don’t tell’. Qual è il punto di incontro tra
l'immagine che abbiamo di noi stessi e quella che diamo all'esterno? Questo punto di incontro è anche un punto di partenza: quello da cui si avvia la propria strategia di personal branding, che non significa "apparire" diversi da ciò che si è, ma identificare ciò che ci distingue, mettere a fuoco il proprio stile e mostrarlo in modo chiaro, pulito ed efficace: senza perdere in autenticità e senza disperdere le proprie energie.Oggi gli strumenti digitali mettono a disposizione molte opportunità, che tuttavia rendono il rischio "dispersione" estremamente alto e concreto.
Ascoltare attivamente e restituire in modo neutro, empatico e non giudicante quanto recepito, è una competenza allenabile e dai profondi risvolti di efficacia relazionale e professionale. Il punto di partenza è che l'ascolto è un processo attivo e verbalizzato che non ha nulla a che fare con la capacità di "non interrompere", ma che comprende tecniche di riformulazione, verifica, riassunti, approfondimenti e domande aperte e spalancate che rendano l'altro protagonista di uno spazio in cui esprimersi apertamente. Richiede anche una valutazione del proprio stile di ascolto "naturale" e delle sue interferenze giudicanti.
Il feedback è erroneamente scambiato con una rapida valutazione o giudizio su una prestazione, rendendolo così un momento poco piacevole, sia per chi lo elargisce, che per chi lo riceve. Dovrebbe invece essere considerato il "pane quotidiano" con cui si alimenta la crescita professionale delle persone e di un team. Ma come farlo accettare di buon grado e renderlo parte integrante delle comunicazioni professionali? Appoggiandosi a un metodo che lo renda costante, rapido, oggettivo, condiviso, reciproco e motivante. Allora il feedback diviene prassi comune e addirittura attesa, perché fonte di nutrimento e direzionalità.
L’assertività è un approccio che chiarifica le comunicazioni, favorisce i rapporti interpersonali e il senso di autoefficacia. “Asserire” significa infatti “affermare” ma anche “attribuire come proprio”. Attraverso le tecniche di comunicazione assertiva è possibile essere più consapevoli del proprio atteggiamento comunicativo e dei propri schemi reattivi, di come rendere più esplicito lo scopo delle nostre comunicazioni; si impara come aprire il raggio della discussione, come normalizzare o empatizzare in argomenti difficili, come attuare tecniche protettive rispetto alle proprie posizioni.
SOFT SKILLS
COSA SI CHIEDE OGGI ALLE ORGANIZZAZIONI?
Pur in contesti altamente instabili, viene chiesto di essere innovative, lungimiranti, collaboranti e connesse, anche da remoto: in una parola, viene chiesto di evolvere, e anche velocemente.
E ALLE PERSONE?
Di favorire questa evoluzione, dimenticando che in contesti in costante cambiamento le persone hanno RISPOSTE DIFENSIVE NATURALI (e per lo più inconsce) che le rendono meno empatiche e collaboranti, più rigide nelle proprie posizioni, concentrate sull'urgenza e sul breve termine.
COME ALLINEARE LE PERSONE ALLE SFIDE ORGANIZZATIVE IN ATTO?
Allenandole a quelle competenze "intangibili", che tanto impattano nelle relazioni professionali e attuando processi di consapevolezza personale e organizzativa, al fine di trovare la centratura necessaria per attingere alle proprie risorse e a quelle del gruppo di appartenenza.
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